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Patologie vertebrali - Stenosi vertebrale

La stenosi vertebrale individuata da Verbisten nel 1954 è una patologia caratteristica della terza età.

Si tratta di un restringimento congenito o acquisito del canale vertebrale e spesso anche dei forami vertebrali che conducono in età matura alla claudicatio midollaris. Il paziente presenta radicolopatie multiple che portano alla difficoltà prima e alla impossibilità della deambulazione poi con stenosi del canale vertebrale, dei recessi vertebrali e dei forami vertebrali.

Il trattamento consiste in una apertura del canale ad uno o più livelli con revisione delle radici con molteplici tecniche manuali o motorizzate a livello cervicale, dorsale o lombare. In casi selezionati di stenosi laterale è possibile intervenire con successo utilizzando spaziatori interspinosi

La stenosi vertebrale operata consente una liberazione delle strutture nervose ed una ripresa funzionale. Sarà lo studio clinico e strumentale del paziente che farà decidere il tipo di intervento chirurgico più idoneo e la necessità o meno di associare alla liberazione della stenosi vertebrale un tempo chirurgico di stabilizzazione.

 

Fig.1- Stenosi vertebrale relativa in un paziente di 56aa; lombalgia e radicolopatia a più livelli. Si esegue decompressione da L4 a S1, revisione radicolare dx di L4, L5, S1 e stabilizzazione con fusione da L4 a S1. A distanza di 3 anni il paziente non ha più sintomatologia dolorosa e mantiene la riduzione del passaggio lombosacrale in buona lordosi.
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Fig.2 - Uomo di 80aa con claudicatio midollaris. Si esegue decompressione L2 – S1 non strumentata poiché è presente una notevole spondilosi con “fusione-stabilizzazione intersomatica biologica”
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Spedali Riuniti di Santa Maria Maddalena
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